Dove siamo innanzitutto? In Romagna, terra di passioni..., vicinissimi alla città manfreda (Faenza), patria della maiolica, ma già immersi in quella campagna che ha dato - e conitnua a dare - benessere con i frutti della terra, sulla strada per Modigliana.
L'ingresso: un portale geometrico, strutturato così da sorreggere tende di verzura, introduce a questo spazio che si potrebbe considerare un vero e proprio museo all'aperto. Illuminano il viale d'ingresso, la Piazza dell'avido (in cemento, caratterizzata dall'inclusione di innumerevoli monetine, argentee e bronzee).
Vaghiamo a caso, perchè è quello che vuole il nostro 'giardiniere' (Gian Franco Morini), libertà per chi entra, nel rispetto di tutto quello che ci circonda. Ed ecco un muro che si è voluto decorato da una frotta di bambini (guidati da Pietro Ravagli, storico amico) e che quasi sbeffeggia quel grande pannello Scarpe, frutto di argilla stesa a terra e allegramente calpestata da Philippe Daverio e dal Moro.
Al centro del prato la Cattedrale, una struttura sempre in movimento. Da qui si gode uno straordinario panorama arboreo: pioppi finlandesi, pini senesi, palme marocchine...
... e poi ancora il Cimitero dell'Arte, il 'Muro di Agamennone', l'Inno ai sanitari', totem/grattacielo che cresce di anno in anno. Uno spazio in continua evoluzione dove 'Tutto ci sta, basta che abbia sapore' ci dice il Moro. Questo Giardino dell'arte e/o dell'anima è frutto da un'anticipatrice sensibilità nei confronti dell'ambiente e delle forme della natura, di cui si rispettano i tempi e i modi. Dove è costante l'interesse per i dettagli artigianali declinati con una non comune conoscenza tecnica, dove il creativo riciclo di materiali di recupero è anche la concretizzazione della particolare soggettività di fare di Morini, una sorta di manifesto.
Liberamente tratto dall'articolo di Anty Pansera in DER KUNST GARTEN
Indirizzo: Via Modigliana 16, 48018 Faenza (RA) // ITALIA
Via Modigliana 16, 48018 Faenza (RA) // ITALIA
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